“Pupi siamo, caro Signor Fifì! Lo spirito divino entra in noi e si fa pupo. Pupo io, pupo lei, pupi tutti” (L. Pirandello, Il berretto a sonagli)
C’è tanta disperata amarezza in queste parole. Un’amarezza meridionale. I pupi e i pupari. Le parole possono avere significati amari. Ma il teatro dei pupi ha un altro significato. Il teatro dei pupi non è un teatro di marionette.
I pupari che dietro i fondali li muovono, i pupari “di l’opra de’ pupi” hanno per i pupi il rispetto “che ogni pupo vuole portato”. Il rispetto che Ciampa, pupo strozzato dai fili, chiede per sé. Forse invano. Questi pupari non soffocano i pupi. Questi pupari animano i pupi. Danno voce e sentimento alle loro “bambole” coperte di armature improbabili.
I pupari raccontano le loro storie improvvisando e raccontano come si raccontava una volta, credendo anche loro nella propria favola.
I pupari raccontano storie di ribelli. Raccontano la favola di quelli che si battono contro un potere prepotente e incomprensibile e in qualche modo riescono a vincere. Una favola. E i paladini ne sono i nobili protagonisti. Nobili non perchè sono conti e baroni e indossano costumi colorati e luccicanti, ma perchè loro, almeno loro, non combattono per sè.
Ai giorni d’oggi una visione attuabile all’epoca sociale che attraversiamo. Un sogno di tutti noi, che un manipolo di uomini combatta per un bene comune e non per fini personali. Un sogno di civile ed uguaglianza convivenza che i Pupari riescono a solleticare nella nostra ormai scettica fantasia. Il lavoro dei Pupari come ogni forma di ampliamento degli elementi logici di ragionamento e discernimento, come esercizio di riflessione umana è vessato, come ogni altra forma culturale e istruttiva del nostro tempo italico, attuato da una lobby anticulturale che si prefigge lo scopo di riportare la nazione al baratro dell’oscurantismo culturale, umano, sociale, intellettivo.
Un grazie a tutti i Pupari, artisti sopraffini i quali lottano per non scomparire, per non fare cadere nell’oblio una forma d’arte eccelsa, nutrita di ricordo, storia, impreziosita da buoni principi e esempi educativi di crescita umana.
Grazie agli ultimi Paladini.
LA FAMIGLIA ARGENTO- Palermo
OPERA DEI PUPI DELLA FAMIGLIA GARGANO- Messina
AGOSTINO PROFETA-Licata (AG
LA COMPAGNIA DEI PUPARI VACCARO-MAUCERI – Siracusa
TEATRO DEI PUPI SICILIANI DI DON VINCENZO GARIFO-Palermo
TEATRO DELLE MARIONETTE AURORA – Canosa
FRATELLI PASQUALINO -Roma
ASSOCIAZIONE DON IGNAZIO PUGLISI– Sortino, SR
OPERA DEI PUPI PUGLISI– Sortino, SR
GIROLAMO CUTICCHIO -Palermo
COMPAGNIA MANCUSO – Palermo
TEATRO IPPOGRIFO diretto da NINO CUTICCHIO – Palermo
COMPAGNIA MACRI’ – Acireale
FRATELLI NAPOLI – Catania
MIMMO CUTICCHIO – Palermo
(Associazione Figli d’Arte Cuticchio)